La Sindrome dell'Impostore: perché ti impedisce di fare carriera

Mismar - Blog di Alta Sensibilità e consapevolezza
La Sindrome dell'Impostore:
perché ti impedisce di fare carriera
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e consapevolezza
Pensare di non essere degne di un risultato, di un ruolo o di una promozione sul lavoro è tipico di chi soffre della “Sindrome dell’Impostore”. Vediamo assieme cos’è, come si manifesta e cosa fare per vivere la vita professionale con più soddisfazione.
Se non hai mai sentito parlare di Sindrome dell’Impostore sono sicura che queste frasi possano essere una valida introduzione:

“Non me lo merito”
“Non sono all’altezza”
“É stata solo fortuna”

Il problema di sottostimare se stesse ha conseguenze limitanti nella vita e soprattutto nel lavoro, perché non ci permette di affermarci come professioniste.

La sensazione di essere incastrate in un lavoro che non tiene conto della tua sensibilità, del tuo intuito e della tua capacità di entrare in empatia potrebbe essere un segnale della tua Alta Sensibilità.


Devi sapere che la scarsa consapevolezza di te stessa e delle tue caratteristiche ti candida ad un lavoro che non ti permette di esprimere il tuo potenziale.
sindrome dell'impostore - donna altamente sensibile con la testa contro il muro a lavoro
sindrome dell'impostore - donna altamente sensibile con la testa contro il muro a lavoro
Qui ti faccio una confessione.

Scoprire di essere una Persona Altamente Sensibile mi ha cambiato la vita. Mi ha permesso di crearmi il lavoro ideale che rispetta ed esalta la mia natura, i miei talenti e i miei desideri.

Se anche tu ti senti diversa, sbagliata o troppo profonda ti invito a fare il test per scoprire se sei una Persona Altamente Sensibile, ma poi torna qui che capiamo cos’è e cosa scatena la Sindrome dell’Impostore.

Vediamo insieme come potercene liberare. Partiamo!

Cos’è la Sindrome dell’Impostore

‍La Sindrome dell’Impostore è una condizione psicologica che fa dubitare delle proprie competenze impedendo di riconoscere i propri successi, sempre attribuiti alla fortuna o al caso.

La scelta della parola Impostore è data dalla convinzione di ingannare gli altri, sensazione che suscita in noi frustrazione, ansia e insoddisfazione.

Questa condizione è stata descritta per la prima volta nel 1978 dalle psicologhe Pauline Clance e Suzanne Imes, definito più come un fenomeno legato all’autostima che come un vero e proprio disturbo (tradotto: avere la Sindrome dell'Impostore è perfettamente normale se non si ha una salda autostima!).

Il paradosso, spiegano le due dottoresse, è che sono proprio le persone che lavorano duro a soffrirne di più, mentre i fannulloni, gli sfaticati o i perdigiorno sovrastimano le loro capacità nonostante queste siano limitate.
sindrome dell'impostore - donna altamente sensibile con la maschera da impostore
sindrome dell'impostore - donna altamente sensibile con la maschera da impostore

Sindrome dell’Impostore: le difficoltà sul lavoro

Ad alcune di noi - soprattutto se parliamo di Persone Altamente Sensibili - può capitare di non sentirsi all’altezza della propria mansione nonostante i risultati siano sotto gli occhi di tutti.

Sentirsi a disagio o avere la sensazione di non aver conseguito un titolo abbastanza alto da essere validante è all’ordine del giorno.

Le cause principali di questa condizione hanno a che fare con una scarsa autostima ma soprattutto con un dialogo interiore limitante che non ci permette di vedere con oggettività le nostre capacità, e di conseguenza il nostro valore.

Vediamo come poterlo migliorare.
sindrome dell'impostore - donna altamente sensibile preoccupata a lavoro
sindrome dell'impostore - donna altamente sensibile preoccupata a lavoro

3 frasi che devi eliminare quando stai lavorando

"Non sono all'altezza"
Questo pensiero è legato alla paura del giudizio degli altri.

Siamo abituati a pensare che sia più difficile affrontare il disprezzo degli altri piuttosto che la stima, ma non è proprio così.

Cosa accadrebbe se ammettessi il tuo valore?
Cosa cambierebbe se accettassi quei complimenti?
Cosa succederebbe se prendessi il controllo?

Semplice: dovresti ammettere a te stessa che tu sei l’artefice della tua vita e, per questo, dovresti assumerti tutte le responsabilità.

"Ma io voglio essere padrona di me stessa!"

Lo so, cara amica, ma volerlo non è sufficiente per accettarlo, almeno non del tutto.

Se fai fatica a sentirti all’altezza del tuo ruolo comincia col farti queste due semplici domande:

  • Cosa mi riesce bene?
  • In cosa sento di dover davvero migliorare?

Lascia cadere per un attimo paure, pregiudizi e insicurezze e sii sincera con te stessa.

A volte partire dalle cose più semplici è il primo passo per riuscire ad accettare i propri limiti e abbracciare le proprie potenzialità.
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sindrome dell'impostore - donna altamente sensibile sicura di sé - sei pronta ad avere successo?
sindrome dell'impostore - donna altamente sensibile sicura di sé - sei pronta ad avere successo?
“É meglio fare come dice il capo"
Un altro limite della Sindrome dell’Impostore è l’incapacità di esprimere la tua opinione perché, nella tua testa, tu non sarai mai abbastanza competente per poter dare un parere degno di considerazione.

Il punto è, cara amica, che i piani alti non sempre conoscono le dinamiche o gli intoppi del tuo reparto, quindi: Chi dovrebbe sentirsi più in diritto di parlare? Chi sta sopra o chi vive dentro le situazioni e ne conosce i problemi reali?

Un altro punto che smonterà la tua paura di contraddire qualcuno è che nessun responsabile o titolare ha conseguito una Laurea in Tuttologia quindi: se hai qualcosa da dire, dilla!

Non sarai licenziata per aver dato un consiglio, specialmente se il tuo suggerimento si rivelerà intelligente, utile e proficuo.

Metti il naso in ciò che ritieni giusto e, piano piano, ti sentirai sempre più a tuo agio nel padroneggiare i lavori.
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"Il mio collega è molto più bravo di me"
Eccolo qua, un altro cruccio: idealizzare gli altri svalutando (sempre) se stesse.

In una realtà aziendale c’è un continuo confronto con colleghi dei quali si sovrastima l’operato, solo perché usano titoli come Manager, Senior, Strategist e chi più ne ha più ne metta.

La tua produttività non si misura sulla base dei paroloni che puoi esibire sul tuo profilo LinkedIn ma sui risultati concreti delle azioni che porti avanti ogni giorno.

Ti cito un meme in cui mi sono imbattuta anni fa che mi aveva fatto molto ridere: diceva che il ragazzo che vende cocco in spiaggia può autoproclamarsi Exotic Fruit Beach Manager!


Vedi ora come suona figo questo lavoro?

Cerchiamo di vedere questi nomi inglesi come un’opportunità creativa e non come un ostacolo limitante, ti va?

Quando ti senti in difetto ripensa al vecchio meme: ti servirà per riderci un po’ su!
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Sindrome dell'impostore - meme titoli altisonanti
Sindrome dell'impostore - meme titoli altisonanti

5 strategie pratiche per liberarti della Sindrome dell’Impostore

Se non è la prima volta che visiti questo blog sai che mi piace mantenere un approccio pratico quando dobbiamo risolvere un problema.

Vediamo quindi 5 strategie efficaci per poterci liberare della Sindrome dell’Impostore e vivere la nostra vita professionale con più soddisfazione.

Andiamo!
Identifica i pensieri e i comportamenti che alimentano la Sindrome dell’Impostore
Cerca di capire cosa scatena le tue paure e affrontale con onestà e lucidità.

Quando sei in difficoltà tieni sempre a mente i tuoi limiti e le tue potenzialità e lasciati guidare da ciò che senti di poter affrontare, nonostante la paura e senza fretta.

Otterrai risultati migliori nel lavoro (e anche nella vita!).
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Poniti obiettivi che sai di poter raggiungere
Parola d’ordine: onestà.

Andare da 0 a 100 non è mai una soluzione quindi vai con calma, sfrutta il monotasking e scomponi gli obiettivi in micro-traguardi realistici e raggiungibili.

Ogni volta che ne raggiungerai uno, anche piccolo ma significativo per te, rafforzerai la tua autostima.

La sensazione di essere un'Impostora lascerà il posto alla voglia di ampliare la tua zona di comfort!
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sindrome dell'impostore - dividi l'obiettivo in piccoli traguardi
sindrome dell'impostore - dividi l'obiettivo in piccoli traguardi
Prendi consapevolezza dei tuoi traguardi
Invece di concentrarti sulle cose che non vanno bene apprezza ciò che hai raggiunto finora.

Praticare la gratitudine è un modo straordinario per lasciar andare il perfezionismo e vivere la vita con più felicità, soddisfazione e…voglia di spaccare il mondo!
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Non aspettare di sentirti pronta per cominciare un nuovo percorso
Se continui a rimuginare senza agire non sarai mai pronta.

A costo di sbagliare, provaci: se fallirai sarai comunque più consapevole di quando hai iniziato, e ricorda che nulla è irreversibile. Puoi individuare le aree di miglioramento e riprovare.

L’unica via per scoprire di cosa sei capace è buttarti con tutte le scarpe.
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Non farti prendere (anche) dalla Sindrome dell’Eterna Studentessa
Non ti serve un altro corso,
Non ti serve un altro attestato,
Non ti serve più formazione,
Non ti serve più esperienza.

Dentro di te c'è un potenziale di gran lunga superiore al potere conferito da un titolo, quindi buttati e non aver paura del successo.

Cara amica, io sono con te! E se senti che ti serve una guida, qui trovi i miei percorsi.
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sindrome dell'impostore - persona altamente sensibile attorniata dai certificati
sindrome dell'impostore - persona altamente sensibile attorniata dai certificati
Arrivate a questo punto avrai capito quanto la Sindrome dell'Impostore sia una sfida che può ingrigire molto sia professionale, sia quella personale, aree che sono profondamente legate tra loro.

Decidere di costruire una sana autostima è sempre una scelta che porta con sé numerosi benefici quindi, se lo vorrai, sarò ben felice di aiutarti con articoli di approfondimento su questo blog oppure con un supporto personalizzato.

Bene cara amica, spero che questo articolo ti sia stato utile!

Fammi sapere se ci sono aspetti in particolare che desideri esplorare e per qualsiasi dubbio, richiesta o curiosità mi trovi sempre alla mia mail: info@elisatramontin.com.

Ti ringrazio per essere stata qui con me.

Con amore,
Elisa
Ciao, sono Elisa e sono felice che tu sia qui!
Sono una coach ICF specializzata in Alta Sensibilità, facilitatrice in Mindfulness e Magia Interiore, ma soprattutto sono una Persona Altamente Sensibile.
Grazie ai miei percorsi di coaching e a Mismar - questo blog - aiuto le Persone Altamente Sensibili ad amarsi per sentirsi libere di rinascere, finalmente se stesse.
Elisa Tramontin

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Il tuo punto di riferimento non si trova in cielo, ma dentro di te. Scopri quello che conta davvero, per fare le scelte giuste e vivere una vita carica di significato.

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