Come imparare a dire di NO per rispettare te stessa

Mismar - Blog di Alta Sensibilità e consapevolezza
Come imparare a dire di NO
per rispettare te stessa
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Dire di no è maledettamente complicato, così come affrontare le conseguenze che ne derivano. Nell’articolo di oggi analizziamo i meccanismi che ti fanno temere così tanto dire di no e scopriamo come mettere sani confini tra i desideri degli altri e i tuoi.
“Non ho alcuna difficoltà a dire di no”.

Quante volte hai desiderato che questa frase fosse vera anche per te?

Scommetto che - se passi in rassegna le tue relazioni - anche tu hai un amico o un'amica che non prova alcun disagio nel rifiutarsi di fare qualcosa, anzi sembra che gli venga addirittura naturale.

E poi ci siamo noi, cara amica, che dobbiamo sempre tenere a mente che "NO" non è una parolaccia, ma un'opzione che dovremmo imparare ad applicare più spesso.

Se ti può consolare, devi sapere che acconsentire a fare qualcosa controvoglia non è solo un problema delle Persone Altamente Sensibili ma anche delle normo-sensibili: possiamo dire che, almeno su questo, siamo tutte sulla stessa barca.

Oggi scoprirai cosa scatena in te la difficoltà a dire di no e soprattutto vedremo come potrai finalmente iniziare a vivere una vita che rispetti di più la tua volontà.

Sei curiosa? Andiamo allora!

5 suggerimenti per dire di no più facilmente

Il tema è spinoso e molto sentito: quindi pochi preamboli e andiamo subito al sodo!

Eccoti un breve ma efficace elenco di suggerimenti che ti aiuteranno a dire di no più facilmente.
Non sentirti in colpa
Iniziamo con qualche domanda un po' provocatoria:

  • Pensi che la tua collega si senta in colpa quando cazzeggia tutto il giorno con lo smartphone mentre tu devi portare a termine anche il suo lavoro?
  • Pensi che il tuo compagno si senta in colpa quando trasforma il bagno in una piscina comunale dopo che tu hai appena messo in ordine?
  • Pensi che tua sorella si senta in colpa quando ti "estorce" l'ennesimo favore senza dirti nemmeno grazie?

Sbaglio o sappiamo entrambe quali sono le risposte? No.

Concorderai con me che non c'è motivo perché tu debba sentirti in difetto quando vuoi solo rispettarti (e farti rispettare).
1
Smetti di chiedere scusa
Cara amica, qui ti capisco fin troppo bene.

Da Persona Altamente Sensibile quale sono, so esattamente che l’istinto di chiedere scusa anche per cose normalissime è più forte di te, ma davvero non ce n’è bisogno.

Piccola parentesi: se ancora non sai se sei una Persona Altamente Sensibile, qui trovi un test di autovalutazione dell'Alta Sensibilità. Ma ora torniamo al tema di oggi!

Chiedere scusa troppo spesso infatti non solo è negativo per la sicurezza in te stessa e per la tua autostima, ma anche per la tua credibilità, sia nella sfera privata sia in quella professionale.

“Scusa se ti disturbo, ma: posso farti una domanda…”
Una domanda non disturba nessuno quindi falla e basta!

“Scusami, potresti prestarmi la matita?”
Non stai chiedendo un mutuo, un semplice per favore può bastare, non credi?

“Mi dispiace, ma penso che…”
Non dispiacerti mai di ciò che pensi: la tua opinione vale tanto quanto quella degli altri! Se sei la prima a crederci, la rispetteranno.
2
Prendi consapevolezza del fatto che giustificarti è inutile
Giustificarsi agli occhi degli altri equivale a cercare la loro approvazione, spostando l’attenzione verso le motivazioni che ci spingono a fare o non fare qualcosa, piuttosto che verso l’argomento di discussione.

Rifletti: quando le persone ti fanno una domanda vogliono ricevere una risposta, non una giustificazione.

Ricordi quando eri piccola e tua mamma andava su tutte le furie quando ti chiedeva se avevi messo in ordine la tua stanza?

“Eh mamma, dovevo studiare!”
“Cavolo, ho perso di vista il tempo…”
“Ma la mia stanza è già in ordine mamma!”

Ora sei cresciuta, quindi puoi capire che il motivo per cui si arrabbiava non riguardava tanto l’ordine e la pulizia, quanto il tuo atteggiamento da so-che-ho-sbagliato-ma-non-lo-ammetterò-mai.

Dare una risposta sincera senza accampare giustificazioni è sempre una regola vincente.
3
Approfondisci l’argomento facendo domande
Fare domande precise ti aiuterà a capire qual è il vero intento del tuo interlocutore: ha veramente bisogno del tuo aiuto o sta cercando di approfittare perché sa che da te otterrà ciò che vuole?

Se la sua richiesta è genuina avrai la soddisfazione di aver aiutato un amico o un collega in difficoltà.

Se invece non capisci bene la finalità della richiesta prenditi del tempo per pensare: non devi per forza dare una risposta nell’immediato e una persona che ci tiene a te lo può capire.
4
Anche se hai detto di sì, puoi sempre cambiare idea
Può capitare di capirsi male, di cambiare idea e non voler più fare qualcosa o di rifiutarsi di stare al gioco inventato dal Vampiro Energetico di turno.

A meno che tu non abbia firmato un patto col sangue, hai tutte le possibilità di fare retromarcia.

Non avere paura di tirarti indietro, soprattutto se hai il sospetto che qualcuno stia cercando di manipolarti. L'intuito non sbaglia!
5
impara a dire di no
impara a dire di no

I 3 ambiti in cui è più difficile dire di no

Ora che hai avuto un piccolo assaggio di come iniziare a dire di no, è il momento di andare più a fondo esplorando gli ambiti della nostra vita in cui è più difficile rifiutarsi di fare qualcosa.

Se vogliamo evitare di finire spremute come dei limoni è importante capire come possiamo riuscire a dire di no.

Vediamo qualche esempio pratico.

Dire di no sul lavoro

È venerdì e la tua collega sta per andare in ferie.

Negli ultimi giorni non è riuscita a portare a termine i sospesi importanti perché era troppo occupata a gironzolare per l’ufficio, a riordinare la scrivania o a perdersi in chiacchiere inutili.

Una cosa però è riuscita a terminarla: ha preparato la lista delle pratiche urgenti che tu accetterai di completare in sua assenza.

Mentre qualcuno potrà godersi le vacanze qualcun altro dovrà gestire i suoi arretrati, ti suona familiare?

D’altronde, tu dici sempre di sì!
persona altamente sensibile oberata dal lavoro perché dice sempre di sì
persona altamente sensibile oberata dal lavoro perché dice sempre di sì
Come farsi rispettare dai colleghi e guadagnarsi il rispetto del capo
L'ambiente di lavoro può essere insidioso: dire di no a un collega è difficile, su questo siamo tutti d’accordo, ma questo atteggiamento di compiacenza può avere conseguenze serie anche sull’azienda.

Ti dico questo perché per uscire da un automatismo occorre osservare la situazione da un punto di vista diverso. A questo scopo ti faccio una domanda:

Se tu fossi il capo, saresti felice di pagare qualcuno che non fa il suo dovere mettendo in difficoltà gli altri?

Sottrarsi a queste dinamiche salvaguarda (anche) l’azienda per 2 motivi:
Se qualcuno che non fa il suo lavoro è bene che i piani alti lo sappiano, il prima possibile.
Aiutarsi tra colleghi è bello e rende l’ambiente lavorativo stimolante e piacevole, ma:

  • finire i compiti altrui non deve essere la norma. Forse il carico di lavoro è sbilanciato?
  • i favori devono essere reciproci.

Non aver paura di “tradire” qualcuno: stai solo facendo il tuo dovere.
1
Il burnout non fa bene a nessuno.
Nessun titolare vorrebbe perdere un dipendente a causa del sovraccarico di lavoro (se fosse così cambia azienda, subito!).

Avere collaboratori attivi che fanno gli interessi dell’azienda è il sogno di ogni imprenditore, perciò non ha alcun senso ridursi all’esaurimento nervoso perché non sei capace di dire di no a un collega che vuole fare la bella vita.

Ognuno ha il suo ruolo e le sue mansioni (e il suo stipendio).

Quando imparerai a dire no gestirai meglio il tuo lavoro e anche l’azienda ti ringrazierà.

Che dici, comincerai a farti coraggio? Sono sicura di sì.
2
Persona altamente sensibile che dice di no sul lavoro
Persona altamente sensibile che dice di no sul lavoro

Dire di no nelle relazioni

Un altro ambito in cui si fa una fatica pazzesca a dire no è in amore.

Attenzione, però: non sto dicendo che sia sbagliato scendere a compromessi.

Questa abilità è la base per ogni rapporto felice, ma cercare un punto d'incontro è ben diverso dal mostrare sempre il fianco.

Ecco l'esempio per capirci meglio.

Il tuo compagno dopo il lavoro ha l’abitudine di fermarsi a bere una birra con i colleghi per fare due chiacchere e staccare un po’ la spina dalle responsabilità.

Quando finalmente arriva il weekend tu avresti voglia di fare una passeggiata in centro ma lui vuole andare a pranzo da tua suocera.

“Dai amore, ci hanno invitati! Non vorrai mica che io dica di no a mia mamma!”

E così - per l’ennesima volta - ti ritrovi a passare il sabato incollata al tavolo da pranzo di tua suocera e la domenica rinchiusa in casa a digerire.

D’altronde, tu dici sempre di sì!
dire di no nella coppia - persona altamente sensibile arrabbiata col compagno perché non sa dire di no
dire di no nella coppia - persona altamente sensibile arrabbiata col compagno perché non sa dire di no
Dire di no fa bene alla coppia
Credere di doversi sacrificare in nome dell’amore non giova a nessuno dei due.

Ci sono occasioni in cui mettersi da parte è sano, lecito e doveroso, ma a tutto c’è un limite.

Se dici di sì quando vorresti urlare no! stai ponendo le basi per una frustrazione tale da mandare in crisi la coppia, a volte in modo irreversibile.

Quando non riesci a dire di no al tuo partner chiediti:

  • Perché ho così paura di dire la verità?
  • Cosa mi impedisce di dire ciò che penso?
  • Che conseguenze avrà il mio SI?

Un'altra strada che puoi percorrere è scegliere di parlarne, senza timore.

So che la paura dell’abbandono o del rifiuto possono essere leve molto forti, ma comunicare è l’opzione che evita il maggior dolore ad entrambe le parti.

Ricorda: comunicare i tuoi bisogni in maniera assertiva è un gesto d'amore e di rispetto verso te stessa, ma anche nei confronti del tuo partner. Se ti ama, il tuo lui/lei ne sarà felice!
coppia che chiacchiera
coppia che chiacchiera

Dire di no in famiglia

Stress da Natale, obblighi sociali tra parenti, regali forzati… Ti ricordano qualcosa?

Beh, eccoci qui.

Non potevo saltare la sfera familiare, ambito relazionale per eccellenza dove l’abilità di dire no meriterebbe una medaglia d’oro: dire di no tra parenti è una missione che a volte sembra impossibile.

Come in tutte le cose però ci vuole equilibrio, quindi vediamo l’ultimo esempio che ti farà aprire gli occhi sulle conseguenze dei tuoi sì.

Procediamo.

Tuo figlio ha da poco compiuto 15 anni e comincia ad uscire più spesso con gli amici.

Alla sua età è normale aver voglia di uscire perciò sei felice di dargli 20 € per comprare la pizza quando te li chiede.

Un giorno, per caso, scopri che ha usato tutti i soldi che gli hai dato per comprarsi le sigarette.

D’altronde, tu dici sempre di sì!
dire di no in famiglia - mamma che discute con figlio adolescente
dire di no in famiglia - mamma che discute con figlio adolescente
Le conseguenze di dire sempre sì
Lo so amica mia, l’esempio che ho fatto è piuttosto pesante e antipatico, ma è anche quello più efficace per farti capire che impostare dei limiti è una regola positiva, soprattutto tra le mura di casa.

L’ostacolo più grande del dire di no in famiglia è quell’ingombrante senso di colpa che viene a bussarci alla porta, sia che si tratti dei figli, della sorella o della nonna.

Siamo convinte che, rifiutando una loro richiesta, gli arrecheremo un danno così imperdonabile da ridurci a fare i salti mortali pur di accontentarli.

Ma quali sono le conseguenze del dire sempre di sì?

Beh, è semplice: finirai per annullarti e fare le cose solo per dovere, desiderio di compiacere o bisogno di sentirti indispensabile.

E cosa ne è dell'entusiasmo, della passione, del fare quello che ti piace o che ti va?

Cara amica, ti svelo un segreto: le persone accanto a te ti vorranno ugualmente bene, anche se deciderai di dedicare un po’ di tempo a te, ai tuoi impegni o ai tuoi desideri.

E se così non fosse, sei davvero sicura che l'errore sia tuo?

Un sincero no è meglio di un finto , in qualsiasi circostanza.
donna altamente sensibile sorridente
donna altamente sensibile sorridente

5 mantra per iniziare a dire di no con gentilezza

Cara amica, abbiamo toccato molti punti oggi. Alcuni anche delicati, devo ammetterlo.

Complimenti allora per essere giunta fin qui: vuol dire che sei disposta a metterti in gioco per iniziare a dire di no dimostrando gentilezza nei tuoi confronti, oltre a volerla mantenere nei confronti degli altri.

Prima di lasciarti, vorrei riassumere quanto ci siamo dette con questi 5 mantra:
Prima di far felici gli altri, rispetta te stessa
1
Invece di scusarti, ringrazia per la fiducia riposta in te
2
Dai il tuo sostegno, senza accollarti i problemi degli altri
3
Se non sai cosa fare, parla dei tuoi sentimenti senza paura
4
Prima di dire sì, valuta bene le conseguenze
5
donna altamente sensibile sorridente allo specchio
donna altamente sensibile sorridente allo specchio
Spero che questo articolo ti abbia aiutata a capire che la paura di dire di no è qualcosa di normale e superabile.

Mi auguro che questi accorgimenti possano diventare lo strumento che ti aiuterà a vivere le relazioni in modo più autentico e consapevole, soprattutto nei confronti di te stessa.

Ti ringrazio per essere stata con me anche oggi.

Se hai domande o se hai voglia di approfondire un aspetto in particolare fammelo sapere qui nei commenti o alla mia mail: info@elisatramontin.com.

Ti leggo e ti rispondo sempre con gioia!

Con amore,
Elisa
Ciao, sono Elisa e sono felice che tu sia qui!
Sono una coach ICF specializzata in Alta Sensibilità, facilitatrice in Mindfulness e Magia Interiore, ma soprattutto sono una Persona Altamente Sensibile.
Grazie ai miei percorsi di coaching e a Mismar - questo blog - aiuto le Persone Altamente Sensibili ad amarsi per sentirsi libere di rinascere, finalmente se stesse.
Elisa Tramontin

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